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L'emergenza silenziosa: perché stiamo perdendo le competenze di base (e come recuperarle)

I dati OCSE 2023 raccontano una storia che forse già intuivi: stiamo dimenticando come concentrarci, leggere e ragionare. Ma c'è una via d'uscita.
Persone che ragionano insieme intorno ad un tavolo, mettendo insiem le proprie competenze analogiche

Immagina di dover spiegare ad una ragazza come si fa una divisione a mente. O di leggere un contratto di lavoro senza perderti nei tecnicismi. O ancora, di seguire un ragionamento complesso senza controllare il telefono ogni due minuti.

I numeri che raccontano la nostra storia

L'OCSE ha testato 160.000 adulti in 31 paesi. I risultati per l'Italia sono un campanello d'allarme che merita attenzione.

Più di un terzo degli italiani (35%) ha difficoltà con testi che vanno oltre il livello base. Per capirsi: significa faticare a leggere e capire un articolo di giornale o le istruzioni di un farmaco.

Nel calcolo le cose non vanno meglio. Sempre il 35% degli adulti si ferma alle operazioni elementari. Calcolare una percentuale o interpretare un grafico diventa una sfida.

Ma il dato più preoccupante riguarda la risoluzione dei problemi: quasi la metà degli italiani (46%) ha difficoltà quando deve affrontare situazioni nuove che richiedono di adattare il proprio approccio.

Tradotto in pratica: se cambia l'interfaccia del tuo smartphone o devi organizzare un viaggio con imprevisti, rischi di andare in tilt.

Il paradosso dell'era dell'informazione

Viviamo circondati da informazioni, eppure le nostre capacità cognitive stanno peggiorando. È come avere una biblioteca infinita, ma aver dimenticato come si legge.

Il problema non è la mancanza di informazioni. È il modo in cui le consumiamo.

Pensa alla tua giornata tipo:

  • Controlli il telefono ogni 6-12 minuti
  • Passi da un'app all'altra senza mai approfondire
  • Deleghi al GPS anche i percorsi che conosci
  • Chiedi al telefono di fare calcoli che una volta facevi a mente

Ogni volta che facciamo questo, stiamo mandando un segnale luminoso scritto a caratteri cubitali ai nostri "muscoli cognitivi":

Non servite, ci pensa la macchina.

Perché il Nord Italia se la cava meglio

Una cosa interessante emerge dai dati: le regioni del Nord e Centro Italia spesso raggiungono risultati vicini alla media europea. Il Sud invece resta indietro.

Non è solo una questione economica. Osservando da vicino, si nota che nelle zone con migliori performance c'è spesso un equilibrio più sano tra digitale e tradizione. In queste aree ci sono biblioteche ancora frequentate e vive, scuole che mantengono la scrittura a mano, tradizioni artigianali che richiedono concentrazione e precisione, cultura del "fare con le proprie mani".

È come se questi luoghi avessero mantenuto una palestra cognitiva naturale.

Il tuo cervello è come un muscolo

Le neuroscienze ci spiegano una cosa fondamentale: il cervello si modella in base a quello che fa ogni giorno. Se lo alleni alla concentrazione profonda, diventi a farlo sempre di più. Se lo abitui al multitasking frenetico, perdi progressivamente la capacità di concentrarsi.

Il calcolo mentale vs calcolatrice

Fare conti a mente non serve solo per la matematica, infatti sviluppa:

  • La memoria di lavoro (tenere più informazioni in testa contemporaneamente)
  • La logica sequenziale
  • La capacità di visualizzare processi astratti

Usare sempre la calcolatrice è come prendere l'ascensore invece delle scale: comodo, ma i muscoli si indeboliscono.

La lettura vs scrolling

Leggere un libro cartaceo per 20 minuti consecutivi è un esercizio cognitivo potente perché:

  • Allena la concentrazione sostenuta
  • Sviluppa l'immaginazione
  • Migliora la comprensione di concetti complessi

Le competenze che stiamo perdendo (e perché contano)

Attenzione continuativa

È la capacità di mantenere il focus su un compito per periodi prolungati. Senza questa, ogni progetto importante diventa una maratona impossibile.

Segnali che la stai perdendo:

  • Non riesci a leggere un articolo lungo senza distrarti
  • Inizi molti progetti ma ne finisci pochi
  • Ti senti sempre "in ritardo" con tutto

Memoria di lavoro

Ti permette di tenere presente più informazioni mentre risolvi un problema. Ed è fortemente ostacolata dal cambio di contesto troppo frequente.

Segnali che si sta indebolendo:

  • Dimentichi cosa stavi dicendo a metà frase
  • Non riesci a seguire ragionamenti con più passaggi
  • Hai bisogno di scrivere tutto per non perdere il filo

Pensiero critico

È la capacità di valutare informazioni, identificare bias e arrivare a conclusioni ragionate.

Segnali di indebolimento:

  • Credi e reagisci di conseguenza alle prime informazioni che trovi online
  • Fai fatica a distinguere opinioni da fatti

La strada del ritorno: strumenti analogici come palestra cognitiva

Non si tratta di tornare al passato o demonizzare la tecnologia. Si tratta di usare gli strumenti giusti per allenare le competenze che contano. Prova così:

Inizia con 15 minuti al giorno

Settimana 1-2: Scrittura a mano

Settimana 3-4: Calcolo mentale

  • Calcola il resto al bar senza guardare lo scontrino
  • Fai i conti della spesa mentre riempi il carrello
  • Calcola percentuali e proporzioni mentalmente

Settimana 5-6: Lettura concentrata

  • 15 minuti di lettura di un libro cartaceo prima di dormire
  • Niente telefono durante questo tempo
  • Scegli testi che ti interessano, ma che richiedano anche attenzione

Scegli progetti che richiedano concentrazione

  • Impara uno strumento musicale o canto
  • Coltiva un hobby manuale (cucina, bricolage, disegno)
  • Gioca a giochi da tavolo che richiedono strategia

I segnali del miglioramento

  • Settimana 2-3: Riesci a stare concentrato più a lungo senza controllare il telefono
  • Settimana 4-5: Ricordi meglio le cose senza scriverle subito
  • Settimana 6-8: Prendi decisioni più ponderate e meno impulsive
  • Settimana 8-12: Gestisci meglio i problemi complessi senza sentirti sopraffatto

Gli strumenti analogici sono la palestra della mente. Non sostituiscono la tecnologia, la completano e ti permettono di usarla meglio.

La sfida italiana

I dati OCSE ci mostrano che l'Italia ha un'opportunità unica. Siamo il paese dell'artigianalità, della scrittura a mano, della conversazione a tavola.

L'Italia ha ancora una cultura analogica forte.
Il problema è che stiamo dimenticando di valorizzarla.

Perché alla fine, quando la tecnologia si spegne, rimangono le tue capacità di pensare, concentrarti e risolvere problemi.

E quelle non andranno mai in obsolescenza.


Questo articolo si basa sui dati del Survey of Adult Skills 2023 dell'OCSE, pubblicato ad agosto 2025. Per approfondire i metodi analogici citati, esplora le nostre guide pratiche